mercoledì 28 novembre 2012

Solidarietà femminile per avvicinare il futuro

Talvolta, in passato, sono stata vittima di perfidia femminile: mi è capitato diversi anni fa, quando ero ancora una giovane e fragile ragazza e so bene quanto può essere doloroso e bruciante il graffio di una donna .
Sì,  perchè è sottile ed acuto, sanguina a lungo e fa fatica a rimarginarsi.
In un determinato momento della mia giovinezza sono giunta addirittura a pensare ed affermare provocatoriamente che ' la donna è la peggior nemica della donna '.
Ovvio che ero esasperata, ma quella considerazione può contenere alcuni elementi di verità.
Mi spiego meglio: la donna che non lavora e dipende economicamente dal coniuge, non ha un valore intrinseco, ma il suo valore è direttamente proporzionale alla capacità di attrarre un maschio professionalmente affermato e danaroso.
Basta pensare che qualche tempo fa, per definire e collocare socialmente una donna, veniva posta la domanda ' e tuo marito che lavoro fa ?'
Possibile quindi che possa vedere le altre come delle concorrenti.
Le donne  liberate dalla dipendenza economica dal maschio, possono mostrare orgogliosamente  le loro capacità e dar spazio a fantasia, amicizia e solidarietà che, talvolta, possono colmare i vuoti interiori provocati da compagni inadeguati .
Ho avuto occasione di incontrare nella mia professione e nel mio tempo libero, donne di valore e grande dignità, capaci di coniugare un bell'aspetto con un bel cervello, dando origine ad un' immagine armoniosa ed affascinante.
Peccato però che alcuni uomini rimangano paralizzati da questo connubio!
Penso che dovremmo essere più complici e solidali  fra noi,  poichè  la società non ci viene in aiuto.
Potremmo così superare il difficile momento  dovuto alla regressione culturale nella quale siamo piombati in questi ultimi anni..

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