martedì 19 marzo 2013

Lettera ad un figlio adolescente

Amatissimo figlio,
mi è difficile parlare con te, la tua irruenza mi blocca.
Da tempo sto cercando il modo giusto di pormi per dialogare senza aggiungere tensioni ed esasperazione al nostro rapporto, ma tutto di me ti irrita ed innervosisce.
Quando parliamo, sono così preoccupata di farmi capire e frettolosa nell'esprimermi, che i concetti si accavallano nella mente e nelle parole ed escono scomposti e frammentati.
Pensa, non mi era mai successo prima, accade solo con te.
Sai di cosa si tratta?
E' ansia, paura e timore di compromettere il rapporto, di esprimermi male ed offenderti, cosa che proprio non vorrei.
Vorrei invece aiutarti, essere un bastone solido su cui poggiare e sostenerti in questo momento difficile e, forse, piacerti solo un po', perchè, tu non lo sai, ma, ahimè, anche gli adulti hanno bisogno di approvazione.
A volte mentre parli e ti racconti, mi sento scrutata, osservata in ogni piccolo gesto, quasi che intorno a te  ci fossi soltanto io ad ascoltarti e non  tuo padre,  tuo fratello ed altri. 
Tu guardi solo me, alla ricerca di un pretesto per reagire e sfogare tutta la tua rabbia, la scontentezza che ti senti dentro ed esorcizzare le  paure che accompagnano certe dolorose fasi di crescita personale. 
Così mi concentro per controllare ogni mio movimento, affinchè sia fluido e lento, attenta a non alzare un sopracciglio, corrugare la fronte, schiarirmi la voce o contrarre un muscolo poichè da un po', tutto di me ti sembra minaccioso ed oscuro.
In questi momenti mi sento rigida ed impacciata, legnosa come una marionetta mossa da un burattinaio inesperto.
Voglio dirti che ti voglio tanto bene, so quello che provi e ti capisco.
Ci sono passata anche io e tutto allora mi appariva difficile e ostile.
Non sentirti solo e soprattutto non sentirti giudicato, io ti comprendo.
L'adolescenza è un periodo molto duro e tormentato per le persone intelligenti e sensibili, ma aiuta a diventare grandi, forti e giusti e so che tu sarai proprio così.
Quindi accetta con pazienza e fiducia le nubi  di questo periodo; lentamente si sposteranno mentre troverai la  tua strada.
E ricorda che per stare bene occorre la pace nel cuore.
Alza bandiera bianca, non essere in guerra con il mondo ed apriti a questo sentimento di armonia che ti darà soltanto benessere.


1 commento:

  1. Ciao Rosanna. ..Mi chiamo Rossella, ma tutti mi chiamano Rossella. Sono anche io una donna senza arte ne parte o almeno lo ero. Ogni giorno vivo il mio presente nella consapevolezza della bellezza della vita. Imparo il sentimento dell'amore. Anche io ho un figlio adolescente, un figlio che ho adottato nel 2003 e che ora compirà 16 anni. Si, mi stà mettendo a dura prova, ma penso che anche lui stia soffrendo moltissimo. Ho questa "Sacra" capacità di immedesimarsi nel dolore degli altri...Ne ho passati tanti...Non li conto più. Mi hanno fortificato...Mi hanno reso la persona che sono. Una donna, una moglie, una figlia, una mamma, un'amica, ma soprattutto una persona che ormai ha fatto pace col passato e con sè stessa. Resto, vivo nel mio presente, con tutto l'amore che posso e con la consapevolezza d'essere grata a questa vita, che mi ha insegnato tanto. Ti sono vicina e ti abbraccio. Non sei sola. Grazie

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