Guardo poco la tv, non la amo .
Trovo che dopo aver favorito l'alfabetizzazione del popolo italiano, ne favorisca l'ignoranza.
La storia della televisione narra l' indiscutibile funzione formativa sulla società degli anni '60, di ' Non è mai troppo tardi', trasmissione condotta dal pedagogo Alberto Manzi.
Questo programma ha contribuito incisivamente all'insegnamento della lingua italiana, riducendo nettamente il numero degli analfabeti: ecco un utilizzo educativo ed intelligente di questo potentissimo mezzo di divulgazione.
Peccato però che dopo 40/50 anni si sia trasformato in un'arma di distruzione di massa, non nell'accezione comune di strumento per l'eliminazione degli esseri viventi ma nel significato particolare di arma per la soppressione indiscriminata delle coscienze umane.
Credo che il messaggio televisivo possa sembrare autorevole anche se esce dalla bocca di un ciarlatano, che riesca ad abbassare le difese del cervello eludendone i controlli e si insinui negli interstizi della mente, fino a farne parte.
Quindi, scegliamo sempre cosa guardare e, soprattutto, se guardare, non mettiamoci passivamente davanti alla tv, inebetiti e già predisposti ad un lavaggio del cervello.
Non lasciamoci usare, adoperiamo al massimo le nostre facoltà mentali e manteniamo in esercizio il nostro senso critico .
La televisione non è una prescrizione del medico e si può anche tenere spenta!
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