mercoledì 12 dicembre 2012

L'insostenibile leggerezza dell'essere: forse ho capito


Tanti anni fa ero una divoratrice di libri: finivo di leggerne uno e ne iniziavo immediatamente un altro, anche nella stessa giornata.
Morale della favola, non ricordo quasi nulla di quei testi, confondo titoli ed autori e non sono in grado di riassumerne la trama.
Però ne porto il senso dentro di me.
In quel periodo di letture compulsive, lessi anche ' L'insostenibile leggerezza dell'essere' dell'autore ceco Milan Kundera, libro che, alla pubblicazione nel 1984, aveva fatto scalpore e venne considerato con entusiasmo anche da Italo Calvino.
Non so se ero giovane, immatura, oppure l'ho letto troppo velocemente, magari era difficile... non ci ricavai molto e mi sembrò una serie slegata di vicissitudini amorose delle quali feci fatica a capire il senso.
Alla fine rimasi un po' delusa.
Oggi penso che dovrei rileggerlo e chissà se la maggior saggezza conseguita vivendo, potrebbe aprirmi nuovi orizzonti .
In questi giorni, a conferma che di tutte le esperienze portiamo traccia dentro di noi e che le letture sono sempre arricchimento e fonte di riflessione (anche inconsapevole), alla luce di preoccupazioni che sto vivendo nell'ambito familiare, mi è tornato in mente il titolo, e l'ho trovato davvero poetico e profondo.
Forse significa che le angosce e le ansie che proviamo per chi amiamo, ci fanno sì pesanti, ma   sono il prezzo da pagare per un legame affettivo con qualcuno.
Questa 'pesantezza' rende significativa la nostra esistenza che, altrimenti è effimera e vuota.
Siamo esseri umani capaci di provare amore, oppure animali che dopo il training previsto dalla natura, non sentono alcun legame con i cuccioli che hanno partorito?
Se fossi libera da affetti, non vivrei certe preoccupazioni, ma starei meglio, mi sentirei serena ed appagata?.
Non credo: essere 'leggeri', l'assenza di vincoli e sentimenti è estremamente vacua e rende infelici...la leggerezza dell'essere è insostenibile, appunto.
Allora anche se in questa fase della mia vita ho molte preoccupazioni, provo ad accettarle guardando il futuro mio e dei miei cari con fiducia.
Credo che ci fosse anche un po' di questo in quel libro... forse ho capito qualcosa.

2 commenti:

  1. Ciao Ros (ti do del tu), sono nuova di blogger ed ero in giro in cerca di qualcosa di interessante. Mi fa piacere dirti che apprezzo quello che scrivi e come lo scrivi :). Penso di aggiungerti al mio elenco di blog(ancora vuoto per la verità) e leggerti quando capita. Sono una ragazza, ho la passione per la scrittura, la lettura, tutto quello che arricchisce l'anima e ti fa andare oltre la superficie. Saluti, a presto! Se ti va puoi passare dal mio blog. Perla

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  2. Salve Perla, il tuo commento mi ha reso felicissima!
    Sono subito corsa a visitare il tuo blog http://diariodunanima.blogspot.it/ e ne ho dedotto che abbiamo una sensibilità molto simile.
    Particolarmente interessanti i post 'Miscugli letali' e 'Ricordi velenosi' che descrivono perfettamente alcuni sentimenti che ho provato e dei quali sto cercando di liberarmi.
    Scrivere fa bene, continua così, ti inserirò nei miei blog preferiti.
    A presto,Ros

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